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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Ligario , 8
 
originale
 
[8] Vide, quaeso, Tubero, ut, qui de meo facto non dubitem, de Ligari audeam dicere. Atque haec propterea de me dixi, ut mihi Tubero, cum de se eadem dicerem, ignosceret; cuius ego industriae gloriaeque faueo, uel propter propinquam cognationem, uel quod eius ingenio studiisque delector, uel quod laudem adulescentis propinqui existimo etiam ad me aliquem fructum redundare.
 
traduzione
 
8. Osserva, ti prego, o Tuberone, come io, che non ho esitazioni a parlare del mio caso, osi parlare di quello di Ligario. E perci? ho ricordato questi fatti che mi riguardano, affinch? Tuberone, quando dir? altrettanto di lui, mi scusi; alla sua lodevole attivit? io guardo con favore o per la stretta parentela o perch? mi compiaccio del suo ingegno e dei suoi studi o perch? credo che il merito del mio giovane parente ritorni anche in parte a mio onore.
 

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